La tua azienda opera in un settore specifico, ogni anno si svolgono in Italia e nel Mondo diverse importanti fiere dove gli operatori del tuo settore si ritrovano, dove vengono presentate tante novità, dove ci sono convegni con importati relatori, dove è possibile instaurare possibili connessioni per sviluppare il proprio business.
Puoi decidere di partecipare a questi eventi come espositore o semplicemente come visitatore, in entrambi i casi ti servirà di creare un piano di marketing fieristico che ti permetta di ottimizzare la tua presenza, i costi e sviluppare al meglio le possibili relazioni con i tuoi potenziali partner e clienti.
All’interno di un piano di marketing fieristico vengono inserite tantissime attività, praticamente viene definito nei minimi dettagli quello che è necessario fare prima, durante e dopo l’evento, ma non è qui che ne voglio parlare.
Mi preme ragionare su una piccola, ma importate briciola della tua comunicazione: i biglietti da visita.
Sia che partecipi come espositore che come visitatore, crei una relazione con un potenziale partner/cliente nel momento in cui cedi qualcosa di tuo che ti possa far riconoscere, ricordare e ricontattare in un successivo istante.
La prima cosa che mi viene in mente è il tuo biglietto da visita.
Se partecipi come espositore nel tuo piano di marketing inserirai tante cose, l’allestimento dello stand in fiera, la scelta e la formazione dello staff, la realizzazione di materiale comunicativo cartaceo, le strategie di recupero dei contatti e dei possibili prospect.
Se partecipi come visitatori avrai meno cose da inserire nel tuo piano di marketing fieristico, ma anche qui ti servirà materiale comunicativo da poter eventualmente scambiare.
In entrambi i casi i biglietti da visita sono lo strumento migliore per lasciare traccia della nostra presenza e del nostro passaggio, ma devono essere fatti in modo che possano farci riconoscere facilmente una volta terminato l’evento.
Se la persona che riceve il nostro biglietto da visita non riesce a risalire facilmente a capire chi siamo, cosa facciamo e perché ha preso il nostro biglietto, allora abbiamo probabilmente fallito uno dei nostri obiettivi.
Un biglietto da visita, in tutti gli ambiti e non solo in quello fieristico, deve parlare di te, della tua azienda, di quello che fa e di come lo fa, ovviamente in uno spazio che solitamente non è più grande di 8,5 x 5,5 cm.
Le informazioni essenziali che un biglietto da visita dovrebbe contenere sono:
- Logo dell’azienda
- Il tuo nome e cognome
- I riferimenti di contatto (telefono, mail e sito bastano)
- Il tuo ruolo in azienda
- Che cosa fa la tua azienda
Con questi elementi chi riceve il tuo biglietto da visita sa di cosa di occupi, sa perché ha preso il tuo biglietto ed ha modo di contattarti più facilmente se ha bisogno del tuo lavoro.
Molto spesso come ulteriore aiuto per farsi ricordare, alcuni aggiungono a mano sul biglietto il motivo più specifico che ha portato allo scambio reciproco o univoco.
Questa può essere un ulteriore vantaggio a proprio favore per farsi ricordare meglio.
Queste regole possono essere valide in tutti gli ambiti e per tutti i materiali, nel settore fieristico lo sono ancora di più data la grande quantità di persone che un’azienda o un referente incontra in un breve lasso di tempo.
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