A 30 km dal mare, Triora è un grazioso borgo dell’entroterra di Imperia, davvero suggestivo e unico nel suo genere. Il borgo ha oggi meno di 400 abitanti ma è uno dei posti più visitati dai turisti che si recano in Liguria in vacanza. Triora è infatti noto come ‘il paese delle streghe’: dal 1587 al 1589, durante la Controriforma, nel paese vennero catturate 20 donne, accusate di essere streghe.
Furono tre anni difficili, caratterizzati tra l’altro da una tremenda carestia che aveva messo in ginocchio la popolazione. La superstizione spinse gli abitanti superstiti a cercare un colpevole ad una calamità naturale che li aveva gettati nello sconforto. I colpevoli furono, appunto, individuati tra gli abitanti del quartiere più povero del paese. E, in particolare, nelle donne.
Cinquecento anni dopo, gli abitanti di Triora edificano, all’ingresso del paese, un monumento celebrativo, che raffigura una strega sorridente che offre una pozione magica al turista che si appresta a entrare a Triora.
In tal senso una visita al Museo Etnografico e della stregoneria, a Triora, è d’obbligo. Qui sono stati ricostruiti alcuni ambienti della casa tradizionale, dalla cucina ai locali per la lavorazione del latte. Molto interessante anche la sezione archeologica del museo, con reperti risalenti al Neolitico.
Per una sosta golosa, si può passare a L’erba gatta, una trattoria al limitare del centro storico di Triora, che propone la tipica cucina ligure. Da provare la zuppa di fagioli Rundin, il coniglio alla ligure e lo stoccafisso.
Prima di lasciare la cittadina e proseguire oltre, è il caso di fermarsi presso i ruderi del castello – edificato dai genovesi nel Duecento – mentre agli incroci vi imbatterete facilmente nelle fontane tagliate nella pietra viva.
Da visitare anche la Chiesa della Collegiata, con il suo bel campanile risalente al tardo gotico, e che ospita, tra gli altri tesori, anche una tela di Luca Cambiaso, importante artista della zona.
Molto più antica, infine, la Chiesa campestre di S. Bernardino, nota per il suo Giudizio Universale dipinto nel XV secolo dal sacerdote Giovanni Canavesio.
Interessante, poi, perdersi tra i vicoletti del centro storico di Triora, prima di riprendere l’auto e proseguire verso le Cinque Terre, Genova o il ponente ligure.
Fonte: www.albumviaggi.it
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